Democrazia Diretta (Oltre la Social-democrazia)


FASCIOLO: DEMOCRAZIA DIRETTA

La Democrazia nasce basandosi sul principio della Sovranità dei cittadini, ovvero sul principio della partecipazione diretta dei cittadini al governo della Società.

Oggi si è perso di vista tale paradigma e, di conseguenza, la Democrazia non è più in grado di funzionare, poiché le azioni di governance non riescono più a centrare i loro obiettivi primari: la soddisfazione dei problemi reali dei cittadini.

L’unico modo per risolvere gli attuali problemi della Democrazia europea è quindi di recuperare i principi fondanti della Democrazia: ovvero ristabilire una dimensione di reale partecipazione dei cittadini alla Governance.

Documenti del Fascicolo:

  • INTRODUZIONE ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATA (o Diretta) [60 pp] ~ Cosa è e cosa non è la Democrazia diretta. I problemi che impediscono la realizzazione della DD. Perchè è possibile dopo millenni, grazie alle nuove tecnologie, la reale partecipazione dei cittadini al government. Analisi dei criteri di base delle DD, e l’importanza del livello locale. <vedi abstract>

  • OLTRE LA SOCIALDEMOCRAZIA [220 pp] ~ 1. Introduzione al Pensiero Democratico-libertario – analisi storica, antropologica e politica del pensiero social-democratico. Cosa è e cosa non è la Democrazia diretta. <vedi abstract>

  • VERSO UNA NUOVA DEMOCRAZIA (140 pp) – riflessioni sulla Democrazia moderna e progetto per una riforma sostanziale verso una reale Democrazia partecipativa xxx <vedi abstract>

  • Iniziativa: RAPPRESENTANZA 2.0 (13 pp) – un nuovo modello che vincola il Rappresentante alla volontà degli elettori; ed una piattaforma Web che permette ai Cittadini di interagire con il Rappresentante. <vedi abstract>

  • VERSO IL WELFARE 2.0 [40 pp] ~ Analisi delle cause del fallimento del Welfare attuale ed alcuni e alcuni possibili percorsi di riforma (il Welfare della sussidiarietà.). La società pre-Welfare e il Welfare spontaneo. Definizione di un Welfare 2.0 basato su criteri di reale sostenibilità. <vedi abstract>

  • RIFLESSIONI SULLE POSSIBILITÀ DI RIFORMA DELLA SOCIAL-DEMOCRAZIA [in sviluppo] ~ cosa è possibile fare per riportare la Social-democrazia sui binari della reale Democrazia? (collegato a Iniziativa riforma dal Basso). < in sviluppo – contatta per info >

abstracts

Linee di Governance advising per un Movimento outsider

Considerazioni legate ad una proposta di collaborazione rivolta ad un Movimento outsider che abbia raggiunto una posizione istituzionale di potere (come una Giunta comunale). Il documento è diviso in tre sezioni:

1) Introduzione a policy non-convenzionali che permettano ad un partito “outsider” di realizzare l’obiettivo di una reale democrazia partecipata per (1) poter governare a lungo resistendo ai contrasti opposti dai poteri forti; e (2) per poter riuscire a realizzare in modo efficace i propri propositi.

Si tratta sostanzialmente di approfittare della posizione istituzionale per consegnare nelle mani dei cittadini un reale potere (affinché sia impossibile per la Politica tradizionale ripristinare l’attuale sistema di government ed amministrazione senza incorrere in una forte reazione degli elettori).

A questo scopo è cioè necessario: ● guadagnare credibilità presso l’elettorato ● approfittare della posizione di potere per creare una struttura di Politica partecipata “parallela” (alle Istituzioni) che possa operare per realizzare i programmi del Movimento anche “dall’esterno” del gioco della politica una volta che esso fosse estromesso dalle istituzioni.

Ovvero è necessario: – mantenere coerenza rispetto alla propria identitàrafforzare il rapporto con i cittadini creare obiettivi bi-partisan, universali creare processi che generino consapevolezza nella cittadinanza.

2) Decentramento degli organismi di government come percorso di sviluppo spontaneo della democrazia partecipata – una riforma della Democrazia verso una dimensione realmente partecipata non può che avvenire in modalità partecipata.

La Democrazia partecipata (o diretta) non è solo “politica”, ma è basata su processi nei quali è predominante il fattore umano. E’ quindi necessario in primo luogo sviluppare una cultura della gestione del territorio nella cittadinanza creando percorsi esperienziali per i cittadini di reale partecipazione, sviluppando strumenti di reale partecipazione che siano effettivamente in mano alla cittadinanza

E’ necessario porre l’attenzione su due fattori: (1) forte coinvolgimento della cittadinanza proponendo una nuova Vision credibile e motivante della vita urbana, (2) responsabilizzazione dei cittadini (è necessario attribuire un ruolo attivo ai cittadini nel government ed amministrazione già dalle prime fasi).

Il percorso di cambiamento inizia dal ripensare la città (le cui modalità creano oggi diseconomie ed inefficienze), riportandola alla sua naturale dimensione di eco-sistema di soddisfazione dei bisogni. Per fare ciò è in primo luogo necessario uscire dalla “dimensione politica” della gestione della città, e porre l’attenzione sul fattore umano, definendo una dimensione bi-partisan degli interventi: di “cause comuni” che coinvolgano cittadini di qualsiasi credo politico.

Si analizza la modalità di government/amministrazione partecipate del Placemaking con la quale si attiva un processo virtuoso di partecipazione nel quale i cittadini possono “imparare facendo”

Inoltre ● si definiscono linee di sviluppo di un nuovo sistema di servizi crowd-sourcing, ed una nuova modalità di sviluppo delle Smart City che vengono concepite come un network di Smart local communities; e ● si definiscono linee di innovazione per le PA (le Open PA) che portano ad un miglioramento dei servizi attuali, in direzione della sussidiarietà; e stimolano e facilitano la creazione di nuove tipologie di servizi (dal basso).

3) interventi di innovazione delle modalità di gestione della “cosa pubblica” : si delineano alcune specifiche Soluzioni di innovazione di infrastrutture e dei servizi che possono essere alla base della Democrazia partecipata i quali consistono in progetti da me sviluppati negli anni con esperti di vari settori (in base, tra le altre cose, alla mia esperienza di consulente di innovazione aziendale).

In tale direzione si definisce un percorso di riforma verso le forme tipiche della Democrazia partecipata sviluppato in gran parte attraverso iniziative dei cittadini (creando, tra le altre cose, un Welfare 2.0, un Welfare partecipato). Le soluzioni proposte sono suddivise nelle sezioni: ● soluzioni di Government ed Amministrazione partecipate, e di innovazione dei processi interni delle PA ● strumenti di Smart citizenchip per migliorare la qualità della vita urbana nella città indipendenti dal government ● soluzioni ed iniziative per migliorare la qualità della vita della città. < scarica Documento (101 pp) >

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VERSO UNA NUOVA DEMOCRAZIA (Iniziativa Riforma dal Basso)

(140 pp): Riflessioni sulla Democrazia moderna: una nuova via alle riforme.

INTRODUZIONE ● Analisi della situazione attuale; in che direzione andare ● Quali sono i problemi della democrazia attuale? <> Le caratteristiche della Democrazia partecipativa (partecipatività e località) <> La “corretta informazione” come qualità di base della Democrazia

Un percorso alternativo alla Riforma della Democrazia europea ● I modelli applicati (una riflessione): Federalismo 2.0:il nuovo modello di Democrazia partecipativa <> Quali sono i problemi specifici da risolvere? <> Le opportunità offerte alle nuove tecnologie ● Cosa si propone (di fare, in pratica) ● Il programma: linee d’azione le due fasi di sviluppo del programma

PROGETTO DEMOCRAZIA DEI CITTADINI A LIVELLO LOCALE ● Lo sviluppo di un nuovo percorso di partecipazione <> Le circoscrizioni < scarica doc. – 140 pp >

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Verso il Welfare 2.0

Analisi delle cause del fallimento del Welfare attuale ed alcuni e alcuni possibili percorsi di riforma (il Welfare della sussidiarietà.). La società pre-Welfare e il Welfare spontaneo.

Il problema è intrinseco all’attuale modello di Welfare, continuando a riformare un sistema sulla strada seguita fino ad oggi non si fa che aggravare la crisi del sistema.

Sino ad oggi si è cercato di impiantare nella società un sistema “artificiale” che prescinde da una considerazione delle qualità e dei difetti dell’essere umano (si è attuata una riduzione dei bisogni umani al piano economico)

E’ quindi necessario studiare un nuovo modello che finalmente, anche in una situazione di crisi finanziaria globale, permetta di recuperare una buona qualità della vita (una efficace attività di soddisfazione dei bisogni sociali).

Si tratta di rifondare il Welfare secondo criteri di reale sostenibilità: adottando quei fattori di socialità (fondamentalmente solidarietà) che hanno caratterizzato molte società di un tempo (ed ancora oggi molte piccole Town nel mondo). Aggiungendo a tale modalità di organizzazione della Società gli strumenti che oggi il progresso tecnologico ci mette a disposizione (definendo grazie ad essi nuove “good pratices”).

Alcuni difetti endemici del Welfare attuale sono: – deresponsabilizzazione – incapacità di controllo dei processi – incapacità progettuale e di gestione – incapacità di soddisfare bisogni specifici (di nicchia).

Si analizzano alcuni possibili percorsi di riforma. In primo luogo vi è la necessità di sviluppare l’unico possibile Welfare realmente democratico: il Welfare partecipato, nel quale i detentori dei bisogni progettano e gestiscono i servizi in modalità partecipata.

Altri argomenti: – Servizi privati oltre il privato: il Welfare della sussidiarietà. – Welfare spontaneo: la storia del Welfare, la società pre-Welfare. – La politica per “Lobbies”: Citizen’s lobbies e Citizen’s authority. < scarica doc. – 7 pp >

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Introduzione alla Democrazia diretta

Il modello di Democrazia europea è in profonda crisi (fallimento economico delle Nazioni, caos sociale, ecc ….).

Per uscire dalla crisi è necessario recuperare l’elemento di base della Demos-crazia: la partecipazione dei Cittadini a government ed amministrazione. In altri documenti (ad esempio “Oltre la Social-democrazia – vol. 2” “Perchè la povertà”) si è illustrato come sia la stessa forma di Democrazia europea a produrre i problemi che oggi la affliggono (povertà, caos sociale, ecc … ) a causa del fatto che essa si è staccata con il tempo dal modello della reale Democrazia (della Sovranità dei cittadini, ovvero della compartecipazione di questi ultimi ai processi amministrativi), ed è divenuta un regime finalizzato a soddisfare i bisogni differenti da quelli dei cittadini.

In questo documento si analizzano le possibilità di riportare la Democrazia europea alla dimensione della reale Democrazia.

Si analizzano, tra le altre, le seguenti questioni:

i criteri sui quali si fonda la Democrazia diretta (ed il concetto di Democrazia privata): cosa é, e cosa non è la Democrazia diretta.

● la necessità di recuperare una reale Cultura democratica, condicio sine qua non per creare una reale Democrazia (diretta o partecipata): a causa degli equivoci creati da una cultura “normalizzata” oggi si crede di sviluppare strutture di Democrazia partecipata, ma, paradossalmente, non si fa altro che sviluppare la Social-democrazia in direzione di una maggiore gestione del potere da parte della classe politica.

● la Democrazia diretta non è solo Government diretto, ma anche amministrazione diretta da parte dei cittadini delle spese generali sul territorio. Si sviluppa l’argomento della Eocial entrepreneurship come modalità per sviluppare un Welfare 2.0 (della Sussidiarietà).

● le nuove opportunità della democrazia diretta; grazie alle nuove tecnologie è possibile ciò che non è stato per millenni: la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali della democrazia.

● la burocrazia nella sua concezione attuale rappresenta un forte ostacolo alla riforma delle Democrazia europea in direzione di una Democrazia diretta. Si analizzano i problemi da essa creati, e le possibilità di una riforma di essa.

● reali government ed amministrazione dirette possono essere sviluppate in modo efficace solo a livello locale: si analizza il livello sovra-locale come possibilità di gestione di government inter-locale basato su forme di mediazione di delegazioni temporanee (che nascono unicamente su obiettivi specifici) delle singole località. < scarica Documento (58 pp) >

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OLTRE LA SOCIALDEMOCRAZIA – vol. 1

La Social-democrazia è arrivata ad un punto si switch del suo processo evolutivo dal quale essa comincia il suo declino. Il problema è che la Social-democrazia è minata alle fondamenta da alcuni “difetti di fabbrica” che le impediscono di risolvere i suoi problemi attuali. Si analizzano, dai punti di vista storico, antropologico e politico, le questioni di ambito teorico e gli aspetti operativi della Social-democrazia. Peculiarità del testo è di essere concepito in una “dimensione divulgativa”. < scarica doc. – 165 pp >

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Rappresentanza partecipata

La Democrazia attuale necessita di una riforma che né i Partiti nè i Movimenti fuori dal “gioco dei partiti” sono riusciti, negli ultimi 20 anni, ad attuare. L’Iniziativa Rappresentanza 2.0 è concepita per far fare un salto di qualità alla Democrazia, rimettendo la Politica in mano ai Cittadini.

Con l’Iniziativa Rappresentanza 2.0 si definisce cioè un nuovo modello di Rappresentanza (“Rappresentanza vincolata” o “Rappresentanza partecipata”) nel quale il Rappresentante (in Parlamento, Consiglio comunale, ecc …) è vincolato alla Volontà dell’elettore: un Contratto di valore legale lo costringe a seguire, nella sua attività politica, le indicazioni degli elettori (attraverso una piattaforma Web si mettono a disposizione dei Cittadini strumenti di verifica e dialogo); ed in casi estremi, a rimettere il suo mandato nelle loro mani.

L’Iniziativa Rappresentanza 2.0 fa parte del più generale progetto Iniziativa Riforma dal Basso che introduce una nuova forma di Politica dei Cittadini che si organizzano “dal basso” per attuare forme di Government del territorio “in parallelo” rispetto alle Istituzioni (in modo indipendente da esse). < scarica testo (13 pp) >

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