Articolo 6 su 6 del fascicolo Rules of Governance

Per un Partito o Movimento outsider è determinante è l’appoggio della cittadinanza per almeno due ragioni:

1) la necessità che i cittadini collaborino – con cognizione di causa – allo sviluppo delle iniziative.

2) la necessità di proteggere le proprie posizioni di potere istituzionale dagli attacchi della tradizionale Politica dei Partiti che tende, ovviamente, a ristabilire lo status quo precedente(vedi documento Advising 2.0).

Per entrambe le ragioni è necessario avere il costante e determinato appoggio dell’elettorato (si tenga a mente che i partiti dell’establishment ricorrono ad ogni sorta di espediente per estromettere dalle posizioni istituzionali i nuovi venuti).

É particolarmente importante per i nuovi confermare buone capacità ed intenzioni, poiché l’elettorato ne ha bisongo per essere fidelizzato (non voltare le spalle al Movimento).

ç_trasparenza attiva

Il fatto è che per i partiti outsider (new comers) è necessario realizzare qualcosa di realmente funzionate, che risolva effettivamente i problemi che i partiti tradizionali non erano stati in grado di risolvere.

Ma il problema è che non è possibile fare ciò nel breve periodo, e quindi la cittadinanza deve essere convinta di intenzioni e capacità del nuovo partito attraverso forme di “comunicazione sostanziale”.

Qualsiasi progetto o iniziativa deve quindi essere comunicato alla cittadinanza con tempestività in modo esaustivo. E vi deve essere un costante flusso di informazioni che giustifichi ogni passo (o l’assenza di passi).

Ovvero deve essere aggiornato il concetto di trasparenza. Oggi si sviluppa una trasparenza incompleta (di fatto inefficace), poiché si tratta di una trasparenza passiva: da qualche parte si pubblica informazioni, ma sta al cittadino di trovarsela.

Oggi si da invece per scontato che il cittadino guardi tutti i giorni il TG locale, o legga il quotidiano della città, ed attraverso tali canali venga a conoscenza dell’iniziativa.

Per ottenere reali appoggio e collaborazione da parte della cittadinanza è necessario dichiarare in modo chiaramente comprensibile i risultati che si otterranno attivando l’iniziativa specifica. L’iniziativa deve essere credibile nella sua fattibilità.

Questo chiarimento deve avvenire a livello locale, su questioni specifiche che interessano direttamente le persone (vedi punto “dal piccolo, dal locale”).

Vi devono essere canali (di facile fruizione) che permettano di seguire lo sviluppo dell’iniziativa (e di partecipare in qualche modo a tale sviluppo).

Le informazioni devono essere cioè:

1) in primo luogo – rilasciate con tempestività – in modo da avvisare (con assoluta certezza) i cittadini dell’esistenza dell’iniziativa (o della norma): senza tale comunicazione effettiva l’iniziativa non può avere reale effetto (non può nemmeno essere considerata, in senso democratico, legittima).

2) ed inoltre l’informazione relativa ad una iniziativa deve indicare con chiarezza le modalità necessarie per adeguarsi ad essa (con eventualmente l’implementazione di funzioni online che possano favorire la fruizione dell’iniziativa, come nel caso degli adempimenti relative agli adempimenti per legge – vedi Open PA)

Il cambiamento, in termini tecnici, è nel passaggio da una pubblicazione (passiva) alla attivazione di un canale attivo nella modalità sottoscrizione/trasmissione: l’utente si iscrive ad un canale (ha la possibilità di selezionare anche solo la trasmissione di alcune informazione specifiche), e quindi riceve le informazioni necessarie appena queste sono disponibili. Mentre nella versione passiva (pull/get o seach/get) l’utente deve andarsi a cercare le informazioni.

Ciò vale per tutte le azioni della PA.

Nella comunicazione è necessario tener conto del digital divide, e ricorrere anche ai canali di informazione più semplici e diffusi di quelli “digitali” (per il caso del blocco del traffico i cittadini dovrebbero potersi iscrivere a servizi di SMS, o anche a telefonate da parte di segreterie telefoniche automatiche).

Può esserci una estensione di questa soluzione a servizi di grande utilità anche se non si tratta di questioni relative all’amministrazione comunale, come la scadenza della patente o del bollo auto, del cambio dell’ora legale (servizi che comunque soddisfano i cittadini).

Si vedano (nel documento “Advising 2.0”) soluzioni come quella dell’Account unico comunale e di Open PA che permettono anche il tracking degli adempimenti, delle multe, ecc …

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